Da tempo leggiamo questa raccomandazione sul frontale del castello alloggi, sotto il ponte di comando delle navi. Il fatto singolare è che tale scritta la si trova principalmente sulle navi che trasportano merci pericolose: petroliere, gasiere, chimichiere. Le navi da carico come le Portacontainers, Carico generale, Portarinfuse, Passeggeri, ecc. non portano tale esortazione, come se queste navi fossero esenti da incidenti. Ovviamente ciò non è vero, anzi ne accadono costantemente.
La “Safety” è un modo di pensare e, di conseguenza, un modo di agire. Agire, in modo da evitare comportamenti dannosi per sé e per gli altri. E’ un modo di pensare in quanto la Safety deve diventare una costante allerta che non ci deve mai lasciare durante lo svolgimento dei nostri compiti a bordo.
Alcuni testi definiscono questa allerta “Chronical disease” come una costante attenzione a tutto quello che ti circonda, se non ben identificato e messo in sicurezza, che può diventare un pericolo per sè stessi e per gli altri. Chi ha vissuto a bordo e chi è coinvolto in attività marittime conosce bene questa sensazione. Tutto ciò che è lasciato al caso ti si può rivoltare contro; le conseguenze possono essere tragiche se le barriere, che una buona gestione ha posto a difesa delle operazioni, sono state man mano rimosse. Le barriere sono nient’altro che le precauzioni che una accorta gestione mette in atto per evitare incidenti.
Se nonostante le raccomandazioni le barriere vengono rimosse o ignorate, l’incidente è pressoché certo.
Per fornire a tale scopo un “modus operandi” agli Armatori, l’IMO ha istituito nel 1998 l’ISM Code, acronimo di International Safety Management Code.
Questo Codice nasce con lo scopo di fornire uno strumento standard per una gestione sicura a livello globale. Tutti i paesi marittimi hanno aderito ed incorporato questo codice nei rispettivi regolamenti. Il controllo sull’applicazione del codice differisce da Paese a Paese. Come si può ben intuire alcune Amministrazioni agiscono in modo più efficace, altre meno.
Le prime che hanno avuto coscienza di tali evidenti differenze sono state le Compagnie Petrolifere, cosiddette “Majors” che,non volendo associare il loro nome agli incidenti occorsi alle navi da loro noleggiate, istituirono un proprio centro di controllo per valutare in dettaglio l’applicazione del codice ISM.
Le navi che, a seguito di un’ispezione non vengono ritenute idonee, non verranno noleggiate dalla Compagnia che ha richiesto l’ispezione. Qualora le deficienze riscontrate evidenziassero anche delle carenze gestionali, l’esclusione si applicherebbe a tutte le navi di quella determinata Società. Il ripristino dell’accettazione avverrà dopo un attento esame della situazione, delle azioni intraprese per rettificare le deficienze riscontrate e delle azioni poste in atto affinché il fatto non si ripeta.
Molto più lungo invece sarà il percorso per ripristinare l’accettazione della Società Armatrice in quanto non saranno solamente presi in esame gli aspetti tecnici o relativi all’equipaggio; saranno verificati anche i requisiti dei managers della Società. E’ un dato di fatto che gli incidenti su questi tipi di navi sono drasticamente diminuiti ed il trend è in costante miglioramento.
E’ indubbio che l’attenzione ai dettagli porta ad un generale miglioramento su tutta la nave e permette una gestione del mezzo molto più efficace ed economica. Questo ultimo aspetto è stato a lungo non considerato, anzi è stata convinzione comune che la “qualità”, che è uno dei pilastri della “Safety”, fosse un costo che gravava sulle economie della nave.
Nulla di più sbagliato; è stato ampiamente dimostrato che una gestione oculata ed attenta alle regole porta:
– ad una drastica riduzione degli incidenti;
– alla riduzione dei tempi morti;
– ai positivi risultati dei PSC (Port State Control);
– a migliori valutazioni da parte del mercato dei noleggi.
SAFETY FIRST è quindi un concetto da alimentare continuamente e rinnovare con metodi sempre nuovi poiché anche il mondo marittimo è in continua evoluzione sia nell’aspetto tecnico che nella formazione del personale ed ha quindi bisogno di linguaggi aggiornati ed al passo con i tempi.
Comandante Agostino Benvegnù
Navigare nel futuro: la sicurezza prima di tutto!” è il tema marittimo mondiale scelto dall’IMO per il 2024, per migliorare la sicurezza marittima insieme alla protezione dell’ambiente marino, garantendo al tempo stesso che il suo processo di sviluppo normativo anticipi in sicurezza il ritmo veloce del cambiamento tecnologico e dell’innovazione.