Ulteriori contributi elargiti a favore dell’autotrasporto sono utili, ma non a risolvere il problema del caro carburante. Né, d’altra parte, risulta utile la misura normativa relativa alla “clausola del carburante” (l’adeguamento della tariffa dell’autotrasporto che si basa sull’andamento del prezzo gasolio; si applica nel momento in cui il costo del gasolio supera il 2% del valore di riferimento, ndr) che, come più volte segnalato da Trasportounito al precedente Governo, è tronca, e quindi fallimentare.
Sul tema delle regole il Segretario Generale di Trasportounito, Maurizio Longo denuncia che “la promessa del Governo di aprire un confronto per riscrivere le regole del mercato segna ormai un ritardo di un anno. Per fare chiarezza su alcune disposizioni comunitarie ci siamo dovuti rivolgere direttamente a Bruxelles. Purtroppo i tempi di pagamento, garanzie dei crediti e retribuzione dei tempi al carico/scarico sono ancora “norme bianche” (inapplicabili) che richiedono affidabilità e concretezza. E a ciò si aggiunge un’ulteriore necessità derivante dall’urgente ristrutturazione della Motorizzazione Civile a tutti i livelli”. Ci troviamo di fronte – prosegue il Segretario Generale Maurizio Longo – a mancate risposte sul tema dei conducenti dei veicoli industriali mediante nuovi sistemi di addestramento e nuove procedure per impiegare i conducenti esteri”. In definitiva secondo Longo “L’impegno dimostrato sino ad ora dal Governo ha evitato qualsiasi tipo di conflitto con la categoria, ma ora il Ministero deve compiere passi concreti”.