Tre i filoni principali della due giorni di conferenze: la consueta sessione d’apertura dedicata allo scenario geopolitico; l’evoluzione e il cammino del settore industriale dello shipping e della logistica verso la digitalizzazione e i principi comunitari ESG (Environment, Social, Governance); l’evoluzione delle catene di fornitura da cui dipendono i nostri settori produttivi di punta le e specifiche modalità logistiche che le sottendono, dal ferroviario al cargo aereo alla logistica in ambito urbano.
Torna Shipping, Forwarding&Logistics meet Industry, (#SFLmI24) l’appuntamento annuale dedicato all’incontro tra il mondo della logistica, delle spedizioni, dei trasporti, e quello dell’economia produttiva italiana. L’evento, promosso da ALSEA e The International Propeller Clubs, si terrà il 26 e 27 marzo a Milano presso il Centro Congressi di Assolombarda e verrà trasmesso in live streaming.
Mai come quest’anno assume particolare rilevanza la sessione sulla geoecomonia e la geopolitica in un contesto che vede affiorare vecchie tensioni e nascerne di nuove. Come ad esempio la crisi sui cosiddetti “colli di bottiglia” o chock point (lo scontro occidente oriente sul lo stretto di Bab-el-Mandeb, la siccità dello stretto di Panama) punti cruciali che regolano i traffici marittimi mondiali e che, quindi, influenzano gli equilibri delle potenze economiche.
Quali sono i possibili scenari sul settore della logistica del nostro Paese e più in generale sulla sua economia? Che ruolo potrà giocare il Mediterraneo e contestualmente anche l’Italia?
Queste sono alcune delle domande a cui si cercherà di dare una risposta nel corso del convegno d’apertura di SFLmI24 che quest’anno vedrà, inoltre per la prima volta, un focus dedicato all’Africa, in programma nella seconda giornata.
I temi principali della seconda giornata di lavori verteranno sulla digitalizzazione e sui principi ESG, due driver che stanno indirizzando in modo diverso lo sviluppo del binomio produzione-logistica. Le tassonomie e le regole ESG per il settore dello shipping e della logistica potranno rappresentare ancora una spinta verso un nuovo impianto normativo che possa incidere sui comportamenti fisici degli operatori e sulle loro best practice. La digitalizzazione, invece, cerca di proseguire spedita, ma anch’essa inizia a scontrarsi con la complicazione delle procedure tradizionali che mira a sostituire. L’ariete per abbattere il muro è la semplificazione delle procedure, relativamente agevole tra privati, ma più difficile in ambito pubblico.
Betty Schiavoni, Vicepresidente di Alsea ha commentato: “In un contesto internazionale sempre più difficile l’efficienza della catena logistica è elemento essenziale della competitività dell’industria. Occorre prenderne coscienza affinché per la prima volta l’Italia si doti di una politica dei trasporti volta anzitutto a rimuovere i colli di bottiglia interni per poi poter fronteggiare quelli esterni. L’attraversamento dei porti e aeroporti nazionali, così come quello dei valichi alpini deve avvenire in maniera sicura ma anche veloce” – ha concluso Schiavoni – Si può fare molto per supportare le imprese produttrici italiane ma occorre anzitutto avere consapevolezza su dove si deve intervenire”.
“Viviamo in tempi interessanti, anche economicamente e logisticamente parlando. Come sempre è in questi momenti che si presentano le opportunità, nuovi mercati, nuovi modi di spedire e trasportare le merci. Occorre essere sempre ben consapevoli della situazione, di dove si sta, e poi muoversi con decisione. Ieri, e in parte ancora oggi, l’Estremo Oriente offriva occasioni. Ora è l’Africa, o meglio le Afriche, con la sua popolazione giovane, una classe media in espansione e grandi ricchezze naturali a calamitare l’interesse. L’Italia e i suoi operatori ci devono essere e l’evento di Milano è l’occasione giusta per chiarirsi le idee sul futuro possibile” ha dichiarato Riccardo Fuochi, Presidente di The International Propeller Club Port of Milan.
Anche quest’anno l’evento ospiterà la presentazione, in anteprima, della 6^ edizione della Survey di SRM e Contship sui “corridoi logistici” del settore container. Lo Studio è stato condotto attraverso l’analisi dei risultati di interviste a 400 imprese manifatturiere sulle modalità di gestione e organizzazione della loro logistica portuale, sull’intermodalità, sugli incoterms e sui loro progetti di sostenibilità e di digitalizzazione. Altri approfondimenti nel corso di SFLmI24 riguarderanno la logistica declinata nelle sue varie forme e applicazioni come l’approvvigionamento energetico l’intermodale ferroviario e l’e-commerce.