“La strategia europea di sviluppo delle catene logistiche sta evolvendo a favore dell’espansione a est e a sud delle reti TEN-T, anche al fine di cogliere con maggiore efficacia le opportunità presenti nel bacino del Mediterraneo e di favorire la ricostruzione dell’Ucraina. Questa è un’ottima notizia per i porti adriatici come Venezia e Chioggia, poiché significa che ci saranno nuove opportunità per stringere partnership ad alto valore aggiunto ed incrementare i traffici” ha dichiarato il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale Fulvio Lino Di Blasio, intervenendo a LetExpo 2024 nel contesto della tavola rotonda organizzata da Alis sul tema “Porti e Hub logistici sostenibili: la strategicità della rete TEN-T”.
“I porti veneti trovano una rinnovata centralità nell’ambito di questa revisione della rete TEN-T, con il prolungamento del Corridoio Baltico-Adriatico fino a Ancona-Bari e del Corridoio Mediterraneo fino a Leopoli, in particolare per quanto riguarda la proiezione a est” aggiunge il presidente Di Blasio, ricordando che “il porto di Venezia è stato coinvolto fin da subito al tavolo di discussione dell’iniziativa governativa Ukraine Solidarity Lanes mirato a sviluppare le capacità logistiche del territorio a sostegno del paese ucraino”.
“Quanto ai porti, la nuova strategia UE sta inoltre andando oltre il concetto infrastrutturale stretto” ha aggiunto il presidente Di Blasio, “riconoscendo agli scali portuali un ruolo nuovo che non è solo quello del carico-scarico merci ma che riguarda anche la pianificazione energetica, ambientale e la trasformazione digitale. È necessario, dunque, che la governance dei porti tenga conto di questi aspetti ampliando le proprie capacità tecniche e l’orizzonte di visione”.
“A Venezia e Chioggia stiamo lavorando intensamente per agganciare queste nuove tendenze – conclude Di Blasio che ricorda tra i principali filoni di attività “tutte le progettazioni legate allo sviluppo dell’intermodalità ferroviaria e stradale e dell’accessibilità nautica, gli studi scientifici sull’impatto ambientale delle opere” ma anche “il primo stralcio dei lavori per il nuovo terminal contenitori Montesyndial e i numerosi progetti atti a migliorare la sostenibilità delle attività portuali in Laguna, quali quelli legati all’elettrificazione delle banchine”.