Marittimi, rinnovato il CCNL unico dell’industria armatoriale. Il contratto interessa oltre 71.000 lavoratori. Le reazioni


Confitarma, Assarmatori, Assorimorchiatori e Federimorchiatori hanno sottoscritto oggi a Roma con Filt-CGIL, Fit-CISL e Uiltrasporti l’accordo per il rinnovo delle 15 sezioni del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro unico dell’industria armatoriale, valido fino al 31 dicembre 2026. Analogo accordo è stato sottoscritto con USCLAC-UNCDIM con riferimento alle sezioni applicate ai Comandanti e Direttori di macchina.

Il contratto interessa circa 63.000 marittimi a cui si aggiungono oltre 8.000 addetti di terra, per un totale di oltre 71.000 lavoratori. Un accordo di rinnovo che, sul piano economico, dà una risposta importante al tema della difesa del potere di acquisto dei salari dei lavoratori del settore, intaccato dall’elevata inflazione registrata negli ultimi due anni, introducendo anche alcuni elementi innovativi in materia di assistenza e di welfare per i lavoratori dal punto di vista sanitario e della previdenza complementare.

Novità anche sotto il piano normativo, a seguito di un complesso e articolato confronto compiuto in oltre sessanta riunioni concentrate in circa otto mesi.

Le parti hanno proseguito l’ambizioso percorso di ammodernamento, allineamento e semplificazione delle 15 sezioni che compongono il CCNL unico di settore, individuando soluzioni di equilibrio su temi come la necessaria e auspicata rivalutazione della figura dell’Allievo. Figura quest’ultima considerata tassello fondamentale per far fronte alla carenza di personale marittimo.

“Siamo arrivati all’ultimo atto di una trattativa lunga e che ha visto momenti di contrapposizione, come del resto è fisiologico per raggiungere  un accordo di questa importanza – commenta il Presidente di Assarmatori Stefano Messina – e proprio a bocce ferme mi preme sottolineare con un particolare apprezzamento lo spirito di forte responsabilità e di collaborazione, che da sempre ha caratterizzato il rapporto tra le parti presenti al tavolo, unite dal comune obbiettivo di miglioramento della competitività del nostro strategico settore dell’economia e il continuo miglioramento delle condizioni di lavoro dei marittimi.  Il nuovo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro contiene infatti elementi non trascurabili di innovazione e anche sotto il profilo economico fornisce quelle che pensiamo essere valide risposte alle esigenze dei lavoratori, alle prese con l’inflazione e il conseguente calo del potere di acquisto. Con senso di responsabilità tutti hanno fatto la loro parte, siamo fiduciosi che anche il Governo continui a contribuire al rilancio dell’occupazione italiana nel nostro settore attraverso una seria ed efficace opera di semplificazione, abbattendo quelle barriere che si frappongono fra domanda e offerta di lavoro”.

Per Paolo Visco, Presidente della Commissione Relazioni Industriali di Assorimorchiatori: “Per quanto riguarda la sezione rimorchio, che ha visto importanti innovazioni dell’articolato normativo, è stato raggiunto un risultato significativo, grazie all’impegno e alla serietà che tutte le parti del tavolo hanno dedicato alla trattativa. Si tratta di una sezione contrattuale il cui impianto generale non subiva aggiornamenti dal 2003, e che aveva evidenti esigenze di adeguamenti dovuti anche alle mutate norme che regolano il settore del rimorchio portuale. Esprimo quindi un ringraziamento a tutte le parti coinvolte in questo lavoro, fiducioso che il dialogo costruttivo instauratosi negli ultimi mesi possa proseguire per i prossimi anni”.

Per Gianni Andrea de Domenico, Consigliere responsabile delle relazioni sindacali di Federimorchiatori: “Le parti datoriali, con grande senso di responsabilità hanno affrontato il più costoso rinnovo in termini economici, conseguenza della grave perdita di potere d’acquisto degli stipendi accumulata negli ultimi anni, dopo un lungo e complesso confronto e, grazie alla correttezza delle parti sociali e datoriali, evitando disagi alla sicurezza portuale con iniziative di rottura della trattativa, si è agito concretamente anche per l’adeguamento della parte normativa per renderla più aderente ai tempi e far sì che il contratto collettivo nazionale del settore rimorchio possa essere sempre più riferimento completo di un comparto in forte e dinamica evoluzione”.

Il Presidente del Gruppo Tecnico Risorse Umane e Relazioni Industriali di Confitarma Giacomo Gavarone sottolinea: “Auspichiamo che l’introduzione nel CCNL di alcuni elementi fortemente innovativi per il nostro settore, quali l’assistenza integrativa sanitaria, la connessione internet a bordo, le politiche a tutela della diversità e dell’inclusione, possano sempre di più avvicinare i giovani al nostro mondo”.

Mario Zanetti, Presidente di Confitarma, nel manifestare il proprio apprezzamento per il grande lavoro svolto e il senso di responsabilità dimostrato dalle parti negoziali evidenzia in conclusione che “l’accordo di rinnovo del CCNL deve rappresentare il volano per un costante miglioramento delle condizioni di lavoro e di vita dei lavoratori del settore, anche allo scopo di accrescerne l’attrattività per le nuove generazioni e di dare valore alle opportunità occupazionali offerte dall’industria armatoriale”.

Il rinnovo, oltre al recupero salariale con un aumento del trattamento economico complessivo che supera il 15% di cui a regime 202 euro di aumento tabellare su parametro medio (nostromo), prevede anche importanti innovazioni sul piano normativo e per quanto riguarda la salute e sicurezza. Inoltre è stata definita la costituzione di un sistema di assistenza sanitaria integrativa per tutti i marittimi, in grado di assisterli in ogni parte del mondo. “Nonostante le gravi difficoltà vissute in questo momento dal punto di vista economico e geopolitico, – hanno dichiarato il Segretario Generale Marco Verzari, il Segretario Nazionale Giuliano Galluccio e il responsabile del dipartimento nazionale marittimi Giuseppe Nocerino della Uiltrasporti – quello raggiunto oggi rappresenta un risultato importante in un settore fondamentale per l’economia nazionale come quello marittimo. Attraverso un’unitarietà di intenti è stato possibile raggiungere una sintesi positiva che oltre a essere un punto di partenza importante, rappresenta un investimento per le imprese marittime, per le lavoratrici e i lavoratori e per il Paese intero. Ci auguriamo – hanno concluso Verzari, Galluccio e Nocerino – che la stessa unitarietà possa esprimersi ora anche ai tavoli ministeriali per arrivare a regole certe nell’interesse di tutto il mondo marittimo e di tutti i suoi lavoratori”.

“Raggiunta l’intesa sul rinnovo del Ccnl unico dell’Industria Armatoriale, che prevede una durata triennale (2024-2026) sia per la parte economica che normativa e che, nei modi d’uso, sarà sottoposta, al vaglio delle assemblee dei lavoratori già a partire dalle prossime settimane”: a darne notizia in una nota il Segretario Generale Fit-Cisl, Salvatore Pellecchia, che sottolinea: “L’accordo segna un passo in avanti per tutto il settore che comprende più di 70.000 tra lavoratrici e lavoratori marittimi e personale di terra, giunto dopo una lunga trattativa e frutto di un impegno congiunto tra tutti gli attori che hanno consentito il conseguimento di tale significativo risultato” .

Prosegue il Segretario Nazionale Monica Mascia: “Si tratta di un rinnovo atteso per una categoria di lavoratori che svolge una attività particolarmente gravosa, caratterizzata da situazioni climatiche molto variabili, permanenza a bordo per lunghi periodi e soggetta a elevati rischi poiché il mare può creare situazioni impreviste e imprevedibili. Per questi motivi, il nostro obiettivo primario, fin dall’ apertura del tavolo negoziale, è stato quello di individuare soluzioni che assicurassero il benessere del personale, garantendo un adeguato riconoscimento economico e maggiori tutele normative, in linea con il loro fondamentale apporto a un asset di rilevanza strategica per il Paese”.

Spiega il Coordinatore Nazionale Vincenzo Pagnotta: “Tra le novità rilevanti: disposti 202 euro di aumento complessivo calcolato sul parametro medio, corrisposto in tre tranches e suddiviso in 138 euro sul minimo contrattuale e 64 euro di EAR (Elemento aggiuntivo della retribuzione); un una tantum di 380 euro per il periodo di vacanza contrattuale (gennaio-giugno ‘24) erogato in due tranches. Previsti, inoltre, ulteriori aumenti pari a 49,50 euro mensili, ripartiti tra un innovativo sistema di assistenza sanitaria integrativa, un incremento della quota destinata alla previdenza complementare e l’elemento perequativo in caso di assenza di contrattazione di secondo livello. Infine, raggiunto un accordo economico anche per gli Allievi, per i quali è stato disposto un incremento della retribuzione”.

Conclude il Segretario Generale Fit-Cisl Salvatore Pellecchia: “Il rinnovo contrattuale deve restituire attrattività al settore, specialmente per i giovani e rimettere il mare al centro del nostro Paese. Il Ccnl, inoltre, si prefigge di consolidare una cultura della sicurezza attraverso l’attivazione di un confronto sistematico con il sindacato, compresa la previsione della Stop Work Authority. Allo stesso tempo, il sistema, nella sua interezza, necessita di una nuova visione di insieme e una efficace attività di coordinamento centrale affinché si sviluppi una coerente propensione alla proiezione marittima. Fondamentale che cresca verso di esso l’attenzione del Governo e delle istituzioni competenti, continuando nel percorso già tracciato in direzione della semplificazione e sburocratizzazione, traghettando il settore verso traguardi futuri sempre più ambiziosi e sfidanti”.


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