Sicurezza marittima: firmato al MIT l’accordo per semplificare la verifica e la certificazione delle navi di bandiera italiana


Firmato al Mit l’accordo di delega agli Organismi riconosciuti dei servizi di verifica e certificazione delle navi di bandiera italiana, per i fini di sicurezza marittima, con il Comando generale delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera. Ogni nave italiana, a seguito della costruzione, effettua una prima visita per il rilascio di un certificato internazionale, chiamato International Ship Security Certificate, che attesta la conformità della stessa alla normativa internazionale sulla sicurezza.

A partire dal 1° gennaio 2025, gli Organismi accreditati e riconosciuti, in seguito alla firma del decreto di delega, potranno svolgere direttamente le ispezioni e le certificazioni per la sicurezza marittima. Questo nuovo sistema, pur mantenendo elevati standard di sicurezza, consente una significativa riduzione dei tempi e dei costi diretti e indiretti a carico degli operatori. Le Capitanerie di porto continueranno a garantire la sicurezza marittima attraverso controlli mirati (Flag State Inspections), mantenendo un ruolo centrale come Autorità nazionale per la sicurezza della navigazione e la protezione dell’ambiente marino.

Benefici principali:
Riduzione dei costi e dei tempi per gli armatori.
Un unico interlocutore per la programmazione delle visite obbligatorie.
Efficienza e sicurezza grazie al monitoraggio delle attività degli Organismi riconosciuti da parte delle Autorità marittime.

L’accordo è stato firmato dal Comandante generale del Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera, Ammiraglio Ispettore Capo Nicola Carlone e dai rappresentanti di BV (Bureau Veritas) Alberto Moroncelli, ABS (American Bureau of Shipping) Paolo Puccio, LR (Lloyd’s Register) Andrea Carrosio, DNV (Det Norske Veritas) Davide Crovi, RINa (Registro Italiano Navale) Giosuè Vezzuto.​

Nel corso del suo intervento, l’Ammiraglio Carlone ha evidenziato l’importanza del traguardo odierno, raggiunto grazie al lavoro e all’impegno comune tra Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Guardia Costiera, Organismi riconosciuti e gli operatori del settore, a conferma dell’attenzione nei confronti dell’armamento e del settore marittimo italiano. “La Guardia Costiera – ha proseguito l’Ammiraglio Carlone – continuerà a svolgere il ruolo di garante del sistema di certificazione di sicurezza mediante l’attività ispettiva di Flag State (controlli dello Stato di bandiera) e gli Organismi riconosciuti contribuiranno a snellire il processo, a beneficio della competitività dell’intero settore marittimo”.

Il procedimento di rilascio prevedeva che un ispettore specializzato, della Guardia Costiera, si recasse a bordo della nave ovunque si trovasse, con una lunga permanenza nel porto della stessa e del personale incaricato della visita. Al fine di semplificare la procedura, il comando generale, in quanto autorità nazionale per la sicurezza marittima, per conto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ha dato avvio ad un provvedimento di delega agli Organismi appositamente accreditati, per poter svolgere le attività ispettive e di certificazione riducendo tempi e costi di rilascio dei certificati. Questo accordo segna un traguardo di semplificazione dei procedimenti amministrativi, garantendo e mantenendo elevati standard di sicurezza.

Per Confitarma, che ha contribuito fin dall’inizio al raggiungimento di questo importantissimo risultato, è intervenuto Salvatore d’Amico, Presidente del Gruppo Giovani Armatori, che nel rivolgere un sentito ringraziamento alle Istituzioni presenti, ha ringraziato il Governo, il Ministro Matteo Salvini e il Comando Generale per l’attenzione rivolta allo shipping e ribadito la necessità di proseguire sulla rotta tracciata ponendo le condizioni, anche a livello europeo, per rendere l’armamento nazionale sempre più competitivo rispetto ai competitor internazionali.


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