Il 4 e 5 marzo a Milano e in live streaming, Shipping, Forwarding & Logistics meet Industry 2025, alla 9ª edizione e promosso da ALSEA e The International Propeller Clubs, metterà al centro del dibattito le sinergie necessarie per ottimizzare le filiere industriali e merceologiche con il sistema logistico e dei trasporti, pilastri fondamentali per rafforzare la competitività del nostro Paese sui mercati globali
Il tema centrale della due giorni di lavori riguarda il percorso che il nostro Sistema Paese deve intraprendere. Si tratta di affrontare una fase di trasformazione dei modelli economici che hanno sostenuto l’Europa negli ultimi 25 anni e l’Italia negli ultimi 50. Le sfide che l’Italia deve affrontare per migliorare l’efficienza complessiva della propria “struttura struttura”, per garantire la competitività e rafforzare il proprio ruolo strategico nella rete globale dei traffici commerciali. Tali sfide possono essere vinte solo se produzione, logistica e infrastrutture vengono pensate in modo integrato, e, cosa molto difficile per la mentalità a breve termine italiana, strategico.
Nel corso del convegno, l’analisi del quadro italiano passerà attraverso diversi momenti di riflessione:
• Durante la sessione di apertura, che, come consuetudine, riguarderà lo scenario geopolitico: tre anni dopo le dichiarazioni dell’ex cancelliere tedesco Scholz, che identificava un cambiamento epocale (Zeitenwende) negli affari globali a seguito dell’invasione russa dell’Ucraina, molti Stati, soprattutto europei, hanno reagito in modo limitato. Nonostante la portata storica del momento, le risposte si sono spesso fermate a constatazioni, negazioni o interventi superficiali, senza affrontare le trasformazioni profonde richieste dalla nuova realtà globale.
• Il Piano del Mare – Dopo decenni di balcanizzazione delle competenze, il mare e le politiche pubbliche verso l’ambiente acqueo che circonda il Paese hanno finalmente un luogo unitario, anche se non monocratico, di confronto interno e con gli operatori economici e un quadro di riferimento strategico. Il Piano del Mare è un inizio, ma sta già dando i primi frutti. Uno sguardo sulle parti che interessano l’economia industriale e la logistica, partendo dalle realtà aziendali e di mercato, con la questione della nuova riforma portuale che avrà un ruolo centrale.
• Focus sui mercati globali, con particolare attenzione all’Asia (India, Sud-est asiatico, Cina) e al Nord Africa, da affrontare in modo adeguato ai tempi, non solo per l’esportazione. In particolare, di fronte alla crescita delle economie emergenti, in cui molti Paesi, un tempo semplici importatori, hanno sviluppato solide basi industriali ed economiche, come possono Italia ed Europa rimanere competitive? E ancora, barriere doganali: molti Stati stanno adottando misure protezionistiche per contrastare l’uso del libero scambio a vantaggio delle grandi potenze mercantiliste, complicando ulteriormente il commercio internazionale.
• Innovazione e ESG, pilastri imprescindibili per strutturare l’integrazione tra industria e logistica, ma spesso supportati da una macchina riformatrice dei singoli Paesi debole e inadeguata. • Gli investimenti nelle infrastrutture italiane per il trasporto merci, da sempre insufficienti a causa di risorse limitate e di una sostanziale mancanza di un piano programmatico. I fondi del PNRR stanno solo parzialmente migliorando la situazione, con lo svantaggio di dover essere investiti con pochissimo tempo a disposizione, ma il futuro resta incerto dopo il 2026 e il 2030, con la fine degli investimenti programmati. Centrale inoltre rimane l’efficientamento dei principali nodi logistici, come porti, interporti e snodi ferroviari, per supportare una rete integrata e competitiva. Betty Schiavoni, Vicepresidente di Alsea, ha commentato: “Anche quest’anno affronteremo temi di grande attualità con una costante: la volontaà di fare incontrare il mondo della logistica, del trasporti e delle spedizioni con il mondo industriale e, aggiungo, del commercio. Solo lavorando in sinergia, come sistema Paese potremo avere le competenze per rispondere alle sfide che ci aspettano nei prossimi anni in un contesto incerto e in continua evoluzione.
“Solo comprendendo che i due sistemi sono inscindibili e non due mondi a sé stanti potremo competere nel mercato globale”. Riccardo Fuochi, Presidente di The International Propeller Club Port of Milan, ha dichiarato: “il mondo è entrato in una fase di cambiamento dei parametri fondamentali di funzionamento che bene o male lo hanno governato negli ultimi 25 anni. Gli operatori economici italiani, della produzione del commercio e della logistica, devono essere capaci di modificare il proprio modello di business e le destinazioni dei propri prodotti e servizi. Nuovi mercati, ma anche nuovi modi di approcciare i mercati vecchi e nuovi. La prima cosa da fare per agire è sapere e poi trovare partner perchè da soli non si va, letteralmente, da nessuna parte. Shipping, Forwarding & Logistics meet Industry, fa questo lavoro da nove anni, un punto di riferimento stabile in un settore in vorticoso mutamento”. Altri approfondimenti nel corso di SFLmI25 riguarderanno il mare come risorsa e come territorio: necessità di controllo e politica industriale; l’energia: logistica, produzione e nuovi consumi; l’intermodale ferroviario; la digitalizzazione dei flussi di informazioni doganali e delle catene di fornitura con un focus sulle Zone Logistiche Semplificate.
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