Per il terzo trimestre consentivo, ancora in diminuzione del 14,41% il trasporto combinato in Europa che registra l’ennesima flessione tra aprile e giugno del 2023 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, un dato negativo paragonabile solo al calo storico del 14,67% nel secondo trimestre del 2020 dovuto al Covid. A renderlo noto Ralf-Charley Schultze, presidente dell’UIRR, l’International Union for Road-Rail Combined Transport, che stima in negativo il Sentiment Index delle imprese per i prossimi 12 anni, appesantito dal rallentamento dell’economia europea, che risente dei tempi difficili caratterizzati da alta inflazione, della fiacca fiducia dei consumatori e dai molteplici impatti sul commercio transcontinentale mentre, allo stesso tempo, la competitività dei costi si sta deteriorando, con l’aumento dei costi di accesso ai binari e l’elevata trazione prezzi dell’elettricità in concorrenza con i pedaggi stradali invariati e il calo dei prezzi del gasolio.
Secondo l’UIRR, la transizione economica durerà almeno fino alla fine del 2024: dovranno dunque essere adottate misure internazionali attraverso azioni condivise quali la riduzione dei canoni di accesso alle linee o i massimali sui prezzi dell’energia elettrica di trazione; la tempestiva attuazione della normativa europea adottata negli ultimi anni (Pacchetto Mobilità) e l’emendamento alla direttiva sull’Eurobollo.
L’UIRR raggruppa attualmente 51 membri, dopo il recente ingresso del terminal Liège Logistics Intermodal (LLI), che gestisce terminal intermodali nel Belgio orientale, cui si aggiungono nuovi colleghi del protocollo d’intesa degli Stati membri (FERMERCI, HUNGRAIL, RAILGOOD).